Febbre gatto
Come capire se il mio gatto ha la febbre?
La febbre è spesso considerata una vera e propria malattia, sarebbe sufficiente rimanere qualche giorno a letto perché tutto ritorni alla normalità nel giro di qualche giorno, oggi sfatiamo questo mito.
La febbre è solo sintomo di una malattia permette quindi la diagnosi di quest’ultima ed il trattamento sarà mirato alla cura della causa e non della febbre. La febbre può anche diminuire sino a scomparire, ma con ciò non avrete eliminato la causa.
Per potervi occupare della salute del vostro gatto, dovrete fare attenzione ai sintomi e far presente al vostro veterinario cosa vi preoccupa.
Identificare la febbre del gatto
Non ci sono soluzioni miracolose, non potete poggiare la mano sulla sua fronte e valutare la situazione e comunque il gatto non si è inventato una scusa per saltare la scuola!!! Contrariamente ai luoghi comuni, il musetto secco e caldo non equivale necessariamente alla presenza di febbre, il solo metodo affidabile è il termometro.
La temperatura corporea normale del gatto oscilla fra i 38°C e i 39,2°C, al di sopra di questi valori si considera l’animale in uno stato febbrile. Anche se la febbre è naturale e aiuta a combattere una serie di malattie che affliggono l’organismo, quando la fè alta non bisogna assolutamente perdere tempo: consultate immediatamente il veterinario.
Altri indizi che aiutano a rilevare la febbre
Nonostante non siano precisi quanto un termometro, ci sono alcuni trucchetti per poter capire se il vostro gatto è malato. Il naso dei gatti è generalmente fresco e umido ed è segno di buona salute.
Quando sono malati, il naso è secco e caldo, questo accade anche in caso di disidratazione. Ulteriore sintomo di disidratazione è la pelle secca: provate a tirare pelle e pelliccia del gatto, se non ritorna velocemente al posto, allora il vostro gatto non ha la febbre ma è disidratato. In quest’ultimo caso, portatelo urgentemente dal veterinario.
Quando il gatto sta bene, inserite il dito nella faccia interna dell’orecchio, sarà caldo ma non caldissimo come nel caso di febbre. Prima di fare ciò, assicuratevi che non abbia fatto un pisolino in un angolo soleggiato della casa.
Come le orecchie, anche il dorso del gatto potrebbe essere più caldo del solito al tatto, anche in questo caso, assicuratevi che non abbia fatto un pisolino al sole o davanti al caminetto.
I gatti che hanno la febbre tendono a respirare velocemente e affannosamente. Come negli uomini, anche nei gatti i brividi di freddo segnalano la presenza di febbre.
Sintomi
Le cause delle febbre sono diverse, potrebbe trattarsi di qualsiasi cosa, diventa fondamentale osservare i sintomi che si manifestano nel vostro gatto. Le febbre permette al sistema immunitario di combattere la malattia nell’organismo, ecco alcuni dei sintomi più frequenti:
♦ Perdita di appetito
♦ Depressione
♦ Debolezza e mancanza di energie
♦ Difficoltà di minzione e stitichezza
♦ Tremolio e/o respirazione veloce
Altri sintomi, più rari, possono manifestarsi: starnuti, vomito e diarrea.
Cause
La febbre è un sintomo come un altro ed è compito del veterinario capire di quale malattia di tratta. Dovrete misurare la temperatura diverse volte durante il giorno, per molti giorni, un gatto potrebbe avere una temperatura corporea elevata senza tuttavia avere la febbre perché magari ha passato del tempo in un luogo caldo o soleggiato o è reduce da attività fisica. Se invece la temperatura rimane alta per 24 ore, si potrebbe trattare di febbre.
Le cause possono essere le seguenti:
♦ Infezione virale, batterica o fungine
♦ Tumori
♦ Traumi e ferite
♦ Effetti collaterali di alcuni farmaci.
♦ Malattie come il lupus
Cura
In realtà, ci sono solo due cose da fare in caso di febbre: tenere sotto controllo il gatto e portarlo dal veterinario. In nessun caso dovrete cercare rimedi fai-da-te perché non sapete di quale malattia si tratti e soprattutto, non date assolutamente farmaci previsti per gli esseri umani. Non siete a conoscenza degli effetti collaterali che l’assunzione di un farmaco può provocare, tenuto conto che sono farmaci ad uso esclusivo degli esseri umani.
Se il veterinario ritiene che la febbre del gatto sia benigna, deciderà probabilmente di non curarla poiché si tratta di una reazione naturale del corpo ed è inutile imbottire il gatto di medicine se nel giro di qualche giorno tutto ritornerebbe in modo naturale alla normalità.
Il veterinario verificherà il quadro clinico alla luce anche dell’anamnesi, compresi contatti con gli altri animali malati, allergie, vaccinazioni e malattie recenti. Il medico veterinario potrebbe prescrivere anche esami del sangue, analisi biochimiche, esami delle urine. Se le cause non dovessero essere ancora chiare, si dovrà ricorrere ad esami diagnostici come la risonanza magnetica e tomografia computerizzata per capire cosa succede all’interno. Il trattamento più frequente è a base di antibiotici, ma ciò dipende soprattutto dalla reale causa della febbre.
Controllo sul lungo termine
Come spiegato prima, non dovrete fare molto in caso di febbre: basta tenere sotto controllo il gatto ed individuare i sintomi. Alcune malattie sono facilmente riconoscibili: il gatto potrebbe aver ingerito qualcosa di avariato, ascesso, sangue nelle feci, urine o muchi, starnuti frequenti e difficoltà respiratorie. Tutti questi sintomi sono importanti e non dovete ignorarli.
Se individuate anche dei disturbi alimentari, non preoccupatevi troppo. Un gatto è in buona salute anche se non mangia per 48h, non possiamo dire la stessa cosa dell’acqua, l’idratazione è essenziale soprattutto se il gatto ha episodi di vomito e diarrea.